Neonata Rapita a Cosenza: Dettagli e Sviluppi del Caso

Neonata Rapita a Cosenza: Dettagli e Sviluppi del Caso
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Il 21 gennaio 2025, un evento sconvolgente ha scosso la città di Cosenza: una neonata di appena un giorno è stata rapita dalla clinica Sacro Cuore. La piccola, di nome Sofia Cavoto, è stata sottratta dalla madre da una donna che si è finta infermiera. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, la bambina è stata ritrovata sana e salva poche ore dopo il sequestro.

La Dinamica del Rapimento

Secondo le ricostruzioni, intorno alle 18:30, una donna con il volto parzialmente coperto da una mascherina e i capelli raccolti in treccine si è presentata nella stanza dove si trovavano la madre di Sofia e la nonna paterna. Fingendosi una puericultrice, ha informato la madre della necessità di portare la neonata dal pediatra per un controllo. Con questa scusa, ha preso la bambina e si è allontanata dalla stanza.

Le Indagini e l’Arresto dei Responsabili

Le immagini delle telecamere di sorveglianza della clinica hanno mostrato la donna mentre si allontanava con la neonata, raggiunta poco dopo da un uomo con un cappellino in testa. I due hanno tentato di sistemare la bambina in un ovetto, ma, non riuscendoci, si sono allontanati: lei con la piccola in braccio e lui con l’ovetto in mano.

Le forze dell’ordine, allertate immediatamente, hanno avviato le ricerche. Grazie alle riprese delle telecamere e alle informazioni raccolte, la polizia ha individuato e fermato la coppia responsabile del rapimento: Rosa Vespa, 51 anni, e Aqua Moses, 43 anni. I due sono stati bloccati in contrada Rocchi, a Rende, mentre si trovavano a bordo di un’auto con la neonata. La piccola è stata subito restituita ai genitori e si trova in buone condizioni di salute.

Motivazioni Dietro il Rapimento

Le indagini hanno rivelato che Rosa Vespa aveva simulato una gravidanza per nove mesi, desiderando ardentemente un figlio. Aveva persino preparato la casa per l’arrivo di un neonato, addobbando l’abitazione e acquistando abiti per il bambino. Al momento del rapimento, la coppia aveva vestito la piccola Sofia con abiti maschili, poiché avevano raccontato a conoscenti e vicini di aspettare un maschietto.

Reazioni e Misure di Sicurezza

Il proprietario della clinica Sacro Cuore, Saverio Greco, ha dichiarato: “Il sistema di videosorveglianza della clinica ha funzionato e, fortunatamente, grazie alle telecamere, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire immediatamente agli autori del terribile gesto.” Ha inoltre aggiunto che l’episodio porterà a una revisione delle misure di sicurezza all’ingresso della struttura.

Conclusioni

Questo tragico evento ha messo in luce la necessità di rafforzare le misure di sicurezza nelle strutture sanitarie per prevenire simili incidenti in futuro. La prontezza delle forze dell’ordine e la collaborazione del personale della clinica sono state determinanti per il rapido ritrovamento della neonata e l’arresto dei responsabili.

Team_Imagoga

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