Sanremo 2025: Le Pagelle della Prima Serata

La 75ª edizione del Festival di Sanremo ha preso il via l’11 febbraio 2025 al Teatro Ariston, con 29 artisti in gara pronti a presentare le loro nuove proposte musicali. La serata inaugurale ha offerto una varietà di esibizioni, spaziando tra diversi generi e stili, con performance che hanno saputo emozionare, sorprendere e, in alcuni casi, dividere il pubblico e la critica. Di seguito, le pagelle dettagliate delle esibizioni della prima serata.
Gaia – “Chiamo io chiami tu”
Gaia apre la serata con un brano dal ritmo coinvolgente, accompagnata da un corpo di ballo che arricchisce la performance scenica. La canzone si presenta come un potenziale tormentone estivo, con un ritornello orecchiabile e una produzione moderna. Tuttavia, l’interpretazione vocale appare a tratti poco incisiva, lasciando spazio a margini di miglioramento nelle prossime esibizioni. Voto: 6,5
Francesco Gabbani – “Viva la vita”
Gabbani porta sul palco una ballata che celebra la vita in tutte le sue sfaccettature. Il testo, scritto in collaborazione con Pacifico, offre riflessioni profonde sulla quotidianità e sull’accettazione di sé. L’interpretazione è elegante e misurata, confermando la maturità artistica del cantautore. Nonostante la qualità del brano, alcuni potrebbero percepirlo come troppo tradizionale rispetto alle aspettative. Voto: 7
Rkomi – “Il ritmo delle cose”
Rkomi presenta un pezzo che critica l’industria discografica e l’ossessione per gli algoritmi, esprimendo il desiderio di riscoprire la bellezza nell’imprevisto. Il testo è interessante, ma l’interpretazione risulta poco chiara, complice una dizione non sempre comprensibile. La performance manca di quella visceralità che avrebbe potuto renderla più incisiva. Voto: 5,5
Noemi – “Se t’innamori muori”
Noemi torna sul palco dell’Ariston con una ballata intensa che esplora le vulnerabilità dell’amore. La sua voce potente e graffiante conferisce al brano una profondità emotiva notevole. L’interpretazione è sentita e coinvolgente, dimostrando ancora una volta la capacità dell’artista di trasmettere emozioni autentiche. Voto: 7+
Irama – “Lentamente”
Irama propone una canzone che mescola sonorità pop e urban, con un testo che parla di introspezione e crescita personale. Nonostante la produzione moderna e accattivante, la performance manca di quel guizzo che avrebbe potuto renderla memorabile. L’interpretazione vocale è corretta, ma non spicca per originalità. Voto: 5,5
Coma_Cose – “Cuoricini”
Il duo porta una ventata di freschezza con un brano che unisce melodia e rap, raccontando una storia d’amore contemporanea. La chimica tra i due artisti è palpabile, e la loro esibizione risulta autentica e coinvolgente. Il pezzo ha tutte le carte in regola per diventare un successo radiofonico. Voto: 7
Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola”
Cristicchi emoziona il pubblico con una ballata delicata dedicata alla figlia, riflettendo sul passare del tempo e sulle piccole gioie della vita. Il testo è poetico e toccante, e l’interpretazione dell’artista è intensa e sentita. Una performance che lascia il segno e commuove. Voto: 9
Marcella Bella – “Pelle diamante”
La veterana della musica italiana torna a Sanremo con un brano che cerca di coniugare tradizione e modernità. Nonostante l’impegno e la presenza scenica, la canzone non riesce a decollare, risultando poco incisiva. L’interpretazione vocale è solida, ma il pezzo manca di originalità. Voto: 5,5
Achille Lauro – “Incoscienti giovani”
Achille Lauro sorprende ancora una volta con una performance teatrale e provocatoria. Il brano mescola rock e pop, con un testo che parla di gioventù e ribellione. L’interpretazione è energica e carismatica, confermando la capacità dell’artista di reinventarsi continuamente. Voto: 8,5
Giorgia – “La cura per me”
Giorgia incanta l’Ariston con una ballata intensa che mette in risalto le sue straordinarie doti vocali. Il brano è raffinato e ben costruito, e l’interpretazione dell’artista è impeccabile. Una performance che conferma Giorgia come una delle voci più importanti del panorama musicale italiano. Voto: 8,5
Willie Peyote – “Grazie ma no grazie”
Willie Peyote porta sul palco un brano ironico e tagliente, con un testo che critica la società contemporanea e le sue contraddizioni. Il ritmo incalzante e l’interpretazione incisiva rendono la performance interessante, seppur divisiva. Voto: 7